Traduzione Enrico Luttmann
Di
Donald Churchill
Regia di
Claudio Insegno
La vicenda prende le mosse a casa di Marzia Ciarrapica, ricca signora dell’alta borghesia, appena rientrata dalle vacanze trascorse con il suo amante. La presenza in casa di un imbianchino che deve finire un lavoro di tinteggiatura rappresenta per Marzia solo una scocciatura, che la spinge con freddezza e snobismo a trattare male il povero disgraziato. Lui, Gioacchino Bello, è un depresso al quale il destino non ha regalato nulla e fa parte di un gruppo di sedicenti attori, persone depresse come lui, che recitano per motivi terapeutici…
“L’ imbianchino” è un testo di impatto comico, ma che nasconde anche poi uno spessore umano e psicologico molto profondo e che parla anche delle paranoie e dei problemi dell’uomo d’oggi. E’ un testo tutto giocato su equivoci e qui pro quo, ricco di comicità e ironia paradossale, sospeso tra il meccanismo della farsa e una cifra grottesca che sconfina nel surreale.