Nel corso di una notte, Gaia, una buffa donna, si sveglia come al solito tra un incubo e l’altro. Da quando hanno razionato l’acqua a causa della crisi idrica vive da giorni un forte disagio. È informata sul tema dei mutamenti climatici ed è scioccata dopo avere letto l’enciclica di Papa Francesco.
Gaia, senza rendersene conto è entrata in ansia: è convinta che si estinguerà assieme a tutti gli esseri viventi a causa del riscaldamento globale. Ogni notte, dopo ogni incubo, in cui dialoga con improbabili personaggi come una grande alga del lago di Ciad che si è ammalata per il caldo, poi si sveglia e con ritmo serrato sviscera il suo canto interiore da buffa arrabbiata, parlando al mondo, immaginando che esso l’ascolti.
Gaia si rivolge spesso direttamente al pubblico reale, guardando negli occhi e identificandolo come ”il mondo” o ”parte del mondo” che il personaggio Gaia immagina. Ma nel corso di questa notte succede qualcosa di speciale, dovuta alla presenza del suo personale Daimon e chissà come andrà a finire.